Se provassimo ad effettuare una ricerca sulla longevità delle persone anche semplicemente avvalendoci del supporto di Wikipedia, ci daremmo subito conto di un dato di fatto inconfutabile: delle cento persone più anziane esistenti attualmente su tutto il pianeta, soltanto sei sono uomini e tutte le altre sono donne. Già da tempo questa verità si era palesata non solo all’interno della razza umana, ma anche in quella animale, ad esempio parlando di mammiferi, pesci o insetti.
Il motivo di questa disparità di ‘tempo di vita’ potrebbe attribuirsi in parte, come sostengono alcuni ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud di Sidney, ai cromosomi sessuali; sembra infatti che, in seguito ad alcuni studi su varie specie di animali, si sia giunti alla conclusione che alcuni esemplari dotati di cromosomi sessuali identici vivano mediamente quasi un 20 % in più rispetto a quelli che invece posseggono una coppia di cromosomi diversi tra loro.
Che il fatto di nascere con una coppia di cromosomi uguali influisca sulla longevità delle specie era già più o meno noto, ma perché è così? Una delle ipotesi, quella più ‘biologica’ se così si può dire, è che avere una coppia cromosomica di diverso genere (XY) rende l’individuo o l’animale in questione più vulnerabile alle mutazioni genetiche, e ciò porta sicuramente ad una vita più stressata e corta.
Tre biologhe australiane che studiarono questo tema scoprirono che tutti i mammiferi, la maggior parte degli insetti, e tante altre specie hanno una coppia di cromosomi XY, mentre invece farfalle, rettili, ed alcune famiglie di uccelli hanno una differente coppia cromosomica denominata ZW, nella quale il cromosoma Z è più grande ed è dotato di più geni, influendo così direttamente sulla loro longevità in quanto meno deteriorato e stressato rispetto a quello di tipo Y.
Le donne hanno un’aspettativa di vita di circa 85/86 anni, contrariamente agli uomini che mediamente si attestano intorno agli 80/81; bisogna però contemporaneamente riconoscere che esse arrivano a questo traguardo in condizioni di salute un po’ più disastrate e precarie di quanto invece si verifica negli uomini che, pur vedendo il loro limite massimo di età arrivare 5 o 6 anni prima, ci arrivano in condizioni migliori.
Generalmente si può anche osservare come lungo il cammino della vita le donne abbiano una condotta più salutare rispetto agli uomini; consumano meno tabacco, meno alcool, in moltissimi casi seguono una ‘dieta mediterranea’ a base di verdure e per questo risultano soffrire molto meno di problemi di obesità. Tutto questo evidentemente non basta, esiste quindi una causa che prescinde da tutto ciò, e questa causa è da ricercare geneticamente nella composizione dei cromosomi e nella loro vulnerabilità.
Alcuni ricercatori dell’Università del Michigan, negli Stati Uniti, hanno scoperto che stare insieme ad una donna ‘brontolona e rigida’ aiuta a vivere più a lungo ed addirittura in migliori condizioni di salute…ossia un vero regalo che la vita ci ha fatto! Durante le varie fasi di questi studi, si tennero sotto controllo circa 1200 coppie sposate a campione, e si realizzarono diversi test anche in gruppi; quello che venne fuori è che, e bisogna effettivamente riconoscerlo, una moglie severa e controllatrice fa in modo di non farti prendere tutte quelle abitudini malsane alle quali ti affezioneresti se non ci fosse lei a vigilare, si preoccupa per te, e se ti urla in faccia alcuni divieti o proibizioni… lo fa per il tuo bene!
E’ molto attenta nel prepararti cibi non eccessivamente ricchi di grassi o comunque dannosi per il tuo corpo, ti proibisce di uscire frequentemente con i tuoi amici perché sa bene che berresti sicuramente oltre il limite consentito, ti esorta continuamente a praticare sports per vederti sempre in forma… praticamente se seguirai alla lettera i suoi ‘consigli’ vivrai una vita sicuramente con meno stress, ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari etc… quindi dai retta a lei e goditi una vita più sana!